domenica 25 luglio 2010

RICERCA IN SUPERFICIE

Posso trovare molti aggettivi per descrivere questi due giorni di campeggio cinofilo che sono certamente stati difficili da un punto di vista dell’apprendimento di nuove conoscenze, impegnativi, stancanti; ma di pari passo sono stati istruttivi, profondi dal lato e umano e con il rapporto che abbiamo con i nostri cani, ed emozionanti (l’aggettivo che più prediligo!)

Abbiamo visto i nostri cani ritornare a fare i cani: vivere tutti assieme in un branco e riuscire a farlo pur essendo sciolti tutto il tempo: vivere nel branco dentro una piccola comunità di essere umani (noi campeggiatori) che per una sera siamo stati attorno al fuoco come si usava fare nelle antiche tribù dei celti o di qualsiasi atra cultura. Abbiamo visto i nostri cani litigare per stabilire delle gerarchie ed una volta stabilite, non si sono più toccati; c’era così il cane anziano del branco più statico, quello giovanissimo e reattivo, la femmina esperta… Abbiamo imparato a rapportarci con i nostri amici pelosi, a fidarci di loro e loro a fidarsi di noi.
Abbiamo imparato a cooperare in gruppo per raggiungere tutti assieme (binomi uomo-cane) l’obiettivo previsto: ritrovare un disperso. Non vi era competizione ma felicità nel lavoro che si stava facendo. Questo il tipo di emozione. Ed anche se l’inizio non è stato del più incoraggiante per alcuni, perché magari erano troppo dipendenti dal proprio compagno bipede, alla fine di questi due giornate, hanno trovato quella giusta indipendenza da renderli autonomi, nella ricerca del disperso, tanto quanto basta da dirsi “mi fido del mio “naso”“

Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la guida esperta di Luigi Polverini che ci ha aiutato, instradato e spiegato le nozioni di base di questa grande attività umana e cinofila che è la ricerca in superficie.

Alex

Nessun commento:

Posta un commento